Ilaria Salis torna con la memoria al marzo del 2023, quando si trovava nel carcere di massima sicurezza di Budapest da appena un mese, quel pozzo profondissimo, come leggerà mesi più tardi in un fumetto a lei dedicato di ZeroCalcare dal quale cerca di venir fuori, resistendo all’abitudine della routine della prigionia, facendosi forza con gli insegnamenti delle arrampicate in montagna e ragionando di un isolamento forzato e a-tecnologico.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-03-25 18:00:00 ,www.repubblica.it